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AMALTEO POMPONIO (1505-1588), pittore veneto-friulano, il maggior seguace del Pordenone, di cui sposò una figlia. Secondo G.B. Cavalcaselle l'Amalteo ebbe maggiore abilità nel lavorare in affresco che non nelle pale d'altare in cui "manca in generale di vaghezza di tinte e di rilievo". Notevoli i suoi cicli di affreschi nelle chiese di S. Vito al Tagliamento, Prodolone, Baseglia di Spilimbergo, Lestans, ecc.; mentre suoi dipinti si trovano in numerose chiese della sinistra e della destra Tagliamento.

ANTONIO DA FIRENZE ( - 1506), pittore che ebbe una formazione artistica fiorentina e operò forse a Venezia (due sue tele si trovano presso la Chiesa dei Serviti in S. Elena). Aprì bottega a Udine; dove pare avesse allievi Pellegrino da S. Daniele e Pietro da S. Vito. Gli sono attribuiti gli affreschi dell'atrio della Basilica di Sesto al Reghena e dell'abside di S. Cecilia a Rivolto.

ASCOLI GRAZIADIO ISAIA (1829-1907), insigne linguista, si dedicò particolarmente agli studi sulla fonetica e sulla grammatica comparata indoeuropea, sul ladino (Saggi ladini, 1873), sul franco-provenzale, sui dialetti italiani (L'Italia dialettale, 1880), sull'antico irlandese. Fu, tra l'altro, tra i fondatori della Società Filologica Friulana e dell'Archivio Glottologico Italiano (1873). Nel 1894 fu nominato senatore.

BADEN-POWELL ROBERT (1857-1941), generale inglese distintosi nella guerra dei Boeri. Fu indotto dalle sue esperienze militari a occuparsi dell'educazione dei giovani. Nel 1918 fondò l'organizzazione dei boy-scouts, che divenne poi internazionale. Con la sorella Agnes fondò pure l'associazione delle girl-guides nel 1920.

BALILLA, soprannome del ragazzo che nel 1746, col lancio di un sasso contro gli occupanti austriaci, provocò la rivolta che liberò la città di Genova. L'episodio fu interpretato nel Risorgimento come scintilla dell'orgoglio nazionale. Balilla fu chiamata, durante il fascismo, un'organizzazione giovanile e nel 1932 la Fiat chiamò Balilla il prototipo dei successivi modelli "millecento" di automobili.

BATTELLINI fratelli, marinai codroipesi decorati di medaglia d'oro al valor militare. Scomparvero in mare durante combattimenti, nel secondo conflitto mondiale: GIOVANNI nel 1940 in un sommergibile, GIORDANO nel 1941 in un cacciatorpediniere, dando un grande esempio di dedizione alla patria.

BATTISTI CESARE (1875-1916), irredentista trentino, socialista, deputato alla Camera di Vienna nel 1911, vi sostenne l'autonomia amministrativa del trentino. Dopo lo scoppio della Grande Guerra, stabilitosi a Milano, si arruolò volontario e, fatto prigioniero con Fabio Filzi nel 1916, fu riconosciuto, processato, condannato a morte e fucilato nel Castello del Buon Consiglio.

BELLUNELLO ANDREA (1430-1494), pittore veneto che operò anche in Friuli, attuando uno dei più riusciti tentativi di un rinascimento artistico nella nostra regione, staccandosi dallo staticismo gotico e dal convenzionalismo bizantino. Tra le sue opere pervenuteci, gli affreschi della facciata del Castello di Spilimbergo, affreschi nella chiesetta dei SS. Filippo e Giacomo ad Arzenutto, il polittico nella chiesetta di S. Floriano a Forni di Sopra, il trittico nel duomo di S. Vito al Tagliamento, città dove tenne bottega.

BERTAGNOLLO FRANCO (1912-1985), industriale, fu maggiore di artiglieria di montagna, combattente in Africa e in Albania. Fu anche ferito in battaglia e presidente dell'ANA. Per le sue benemerenze nei soccorsi al Friuli terremotato, ebbe la cittadinanza onoraria in diversi comuni friulani.

BIANCHI GIUSEPPE (1789-1868), studioso di storia friulana, frate benedettino nato a Codroipo. Fu eminente latinista, insegnò nel ginnasio udinese di cui poi divenne prefetto. Apprezzato per la sua erudizione anche all'estero, lasciò parecchie opere tra cui una Storia del Friuli in tre volumi.

BOMBELLI SEBASTIANO (1635-1719), pittore nato a Udine, considerato il padre del ritratto aulico e di parata. Oltre a varie opere eseguite a Venezia (a Palazzo Ducale, nell'attuale Pinacoteca Querini-Stampalia, ecc.), di lui si conservano diverse opere nella pinacoteca dei civici musei di Udine.

C - D

CALVI PIER FORTUNATO (1817-1855), patriota italiano, passato dall'esercito austriaco a quello italiano, fu eroico difensore del Cadore insorto. Dopo un temporaneo esilio, fu nominato Commissario del Partito d'Azione per il Veneto e, fatto prigioniero e incarcerato a Mantova, fu impiccato a Belfiore.

CANDONIO FLORIANO (sec. XVI), musicista e sacerdote, di antica famiglia udinese, fu maestro ripetitore nel ginnasio cittadino. La sua attività spaziava dal mondo ecclesiastico a quello profano, come testimonia la pubblicazione nel 1546 del Primo libro di Madrigali, in cui si ha l'elaborazione in modi rinascimentali di forme popolaresche.

CANDOTTI GIOVANNI BATTISTA (1809-1876), riformatore della musica sacra e maestro di J. Tomadini, nacque a Codroipo. Sacerdote, svolse la sua attività pastorale e musicale a Cividale, lasciando oltre 500 composizioni, tra cui alcune messe, l'Inno a S. Giovani Napomuceno, il Gloria et honore ép. 43 per 2 cori e orchestra, l'Exultate deo, ecc. Nel 1969 venne formato a Codroipo il coro che porta il suo nome, diretto per anni dal maestro Gilberto Pressacco.

CAPRETTO PIETRO (1427-1504), musicista e compositore di musiche sacre, nato a Pordenone. Fu vicario pastorale a Gemona, dopo il 1490 tornò a Pordenone. Erudito di studi classici, fu autore di trattati morali e di traduzioni con lo pseudonimo di "Piero dal Zochol".

CARDUCCI GIOSUE (1835-1907), poeta e critico, premio Nobel per la letteratura nel 1906. Insegnante ginnasiale e poi presso l'università di Bologna, partecipò attivamente e appassionatamente alle vicende della politica italiana del suo tempo, animato da idee democratico-repubblicane. Raccolte di opere poetiche: Juvenilia, Levia Gravia, Giambi ed Epodi, Rime Nuove, Odi Barbare e Rime e Ritmi.

CARNEO ANTONIO (1637-1692) pittore tra i più significativi del periodo barocco, buon ritrattista, operò in prevalenza in Friuli e nel Veneto. Sue opere presso la Basilica delle Grazie, la chiesa di S. Cristoforo e la pinacoteca dei civici musei di Udine.

CATTANEO CARLO (1807-1869), pensatore e uomo politico, allievo del Romagnosi. Repubblicano e federalista, fu il massimo esponente del pensiero democratico italiano dell'Ottocento. Dopo aver partecipato all'insurrezione di Milano del 1848, visse in esilio a Parigi e a Lugano, tornando in patria nel 1859. Ha lasciato numerose opere e fu fondatore e direttore de Il Politecnico dal 1839 al 1844.

CERVI fratelli: AGOSTINO, ALDO, ANTENORE, ETTORE, FERDINANDO, GELINDO e OVIDIO.
Patrioti emiliani, membri della stessa famiglia, parteciparono alla Resistenza tra le file del partito comunista. Arrestati dai tedeschi il 25.11.43, furono fucilati il 28 dicembre dello stesso anno. Il maggiore aveva 42 anni, il minore 22. Sono ciascuno medaglia d'oro della Resistenza.

CHIOZZA LUIGI (1828-1889), imprenditore friulano, nato a Scodovacca, dove tenne un podere sperimentale. Frequentò a Parigi l'Ecole de Chimie e diresse la Scuola di incoraggiamento arti e mestieri di Milano. Numerose furono le sue iniziative, soprattutto in campo agricolo.

CICONI TEOBALDO (1824-1863), poeta lirico e patriota. Combattè nel 1848 a Udine e a Venezia, quindi visse parte a Padova parte in esilio. Fondò a Milano il giornale Il Lombardo e predilesse forme poetiche facili e popolari. Le sue spoglie furono trasferite a Udine.

COLLOREDO ERMES, di - (1622-1692), poeta di famiglia nobile friulana, che, dopo aver militato nell'esercito tedesco e in quello veneziano, si ritirò nella sua villa di Gorizzo. Ebbe cariche pubbliche e scrisse un'opera poetica di successo Poesie friulane, specchio di una vita piena di contrasti.

COLOMBO CRISTOFORO (1451-1506), grande navigatore genovese e scopritore dell'America il 12 ottobre 1492 con tre caravelle fornite dal governo portoghese. Guidò altre tre esplorazioni, l'ultima delle quali si concluse con la rivolta degli equipaggi. Da allora non si occupò più di navigazione.

CORDANS BARTOLOMEO (1698-1757), insegnante e compositore di musica sacra, tra cui messe notevoli e oratori, fu maestro di cappella della metropolitana di Udine dal 1735 al 1757. E' autore di una vasta produzione, conservata a Udine e a Vienna, solo in minima parte edita.

CRIPPA ETTORE ( - 1935), capitano dei carristi, medaglia d'oro caduto in Africa in combattimento con un contegno eroico, apparteneva al reggimento di stanza a Codroipo.

D'ACQUISTO SALVO (1920-1943), sottufficiale dei carabinieri, chiamato l'eroe di Polidoro, insignito di medaglia d'oro al valor militare. Durante l'occupazione tedesca immolò la sua vita per salvare 22 ostaggi, condannati per rappresaglia alla fucilazione dai tedeschi.

DANTE ALIGHIERI (1265-1321), massimo poeta di lingua volgare, l'italiano di cui è considerato una specie di padre fondatore. Partecipò attivamente alla vita politica di Firenze dove nacque, fu esiliato e visse in varie città italiane; durante la sua vita raminga la poesia non l'abbandonò mai, ravvivando i suoi ideali politici e religiosi. La sua fama è legata al capolavoro La Divina Commedia, poema in versi diviso in tre parti (Inferno, Purgatorio, Paradiso); altre sue opere sono: Vita Nuova, Convivio, De Vulgari Eloquentia, De Monarchia, Rime, ecc.

DE PAULIS LUIGI (1834-1859), valoroso ufficiale, medaglia d'argento, caduto combattendo nella battaglia di San Martino del Risorgimento italiano.

DEL NIN RENATO (1922-1944), partigiano operante col nome di Anselmo, fu tra i fondatori delle Brigate Osoppo Friuli. Caduto in operazioni militari nel tentativo di far insorgere Tolmezzo, è medaglia d'oro della Resistenza.

DIACONO PAOLO (730-799), storico longobardo formatosi nella nativa Cividale, poi trasferitosi alla corte di Ratchis a Pavia e a Benevento. Dopo un periodo di ritiro a Montecassino, passò ad Aquisgrana e in Francia, per ritirarsi quindi definitivamente in convento, dove morì. Tra i diversi suoi scritti, è ricordato per la Storia dei Longobardi, testo fondamentale per la conoscenza di questo popolo.

DORIA ANDREA (1468-1560), condottiero e uomo di stato, nato a Oneglia. Dopo aver servito Genova, fu al servizio dei francesi e di Carlo V, che, anche per merito suo, riconobbe a Genova la libertà.

DUODO Francesco Antonio (1757-1811), Comandante navale, militò nella marina veneziana, in quella austriaca (dopo il trattato di Campoformido) e in quella francese del Regno Italico. Morì nella battaglia di Lissa, che segnò la sconfitta dei franco-italiani.

CALVI PIER FORTUNATO (1817-1855), patriota italiano, passato dall'esercito austriaco a quello italiano, fu eroico difensore del Cadore insorto. Dopo un temporaneo esilio, fu nominato Commissario del Partito d'Azione per il Veneto e, fatto prigioniero e incarcerato a Mantova, fu impiccato a Belfiore.

CANDONIO FLORIANO (sec. XVI), musicista e sacerdote, di antica famiglia udinese, fu maestro ripetitore nel ginnasio cittadino. La sua attività spaziava dal mondo ecclesiastico a quello profano, come testimonia la pubblicazione nel 1546 del Primo libro di Madrigali, in cui si ha l'elaborazione in modi rinascimentali di forme popolaresche.

CANDOTTI GIOVANNI BATTISTA (1809-1876), riformatore della musica sacra e maestro di J. Tomadini, nacque a Codroipo. Sacerdote, svolse la sua attività pastorale e musicale a Cividale, lasciando oltre 500 composizioni, tra cui alcune messe, l'Inno a S. Giovani Napomuceno, il Gloria et honore ép. 43 per 2 cori e orchestra, l'Exultate deo, ecc. Nel 1969 venne formato a Codroipo il coro che porta il suo nome, diretto per anni dal maestro Gilberto Pressacco.

CAPRETTO PIETRO (1427-1504), musicista e compositore di musiche sacre, nato a Pordenone. Fu vicario pastorale a Gemona, dopo il 1490 tornò a Pordenone. Erudito di studi classici, fu autore di trattati morali e di traduzioni con lo pseudonimo di "Piero dal Zochol".

CARDUCCI GIOSUE (1835-1907), poeta e critico, premio Nobel per la letteratura nel 1906. Insegnante ginnasiale e poi presso l'università di Bologna, partecipò attivamente e appassionatamente alle vicende della politica italiana del suo tempo, animato da idee democratico-repubblicane. Raccolte di opere poetiche: Juvenilia, Levia Gravia, Giambi ed Epodi, Rime Nuove, Odi Barbare e Rime e Ritmi.

CARNEO ANTONIO (1637-1692) pittore tra i più significativi del periodo barocco, buon ritrattista, operò in prevalenza in Friuli e nel Veneto. Sue opere presso la Basilica delle Grazie, la chiesa di S. Cristoforo e la pinacoteca dei civici musei di Udine.

CATTANEO CARLO (1807-1869), pensatore e uomo politico, allievo del Romagnosi. Repubblicano e federalista, fu il massimo esponente del pensiero democratico italiano dell'Ottocento. Dopo aver partecipato all'insurrezione di Milano del 1848, visse in esilio a Parigi e a Lugano, tornando in patria nel 1859. Ha lasciato numerose opere e fu fondatore e direttore de Il Politecnico dal 1839 al 1844.

CERVI fratelli: AGOSTINO, ALDO, ANTENORE, ETTORE, FERDINANDO, GELINDO e OVIDIO.
Patrioti emiliani, membri della stessa famiglia, parteciparono alla Resistenza tra le file del partito comunista. Arrestati dai tedeschi il 25.11.43, furono fucilati il 28 dicembre dello stesso anno. Il maggiore aveva 42 anni, il minore 22. Sono ciascuno medaglia d'oro della Resistenza.

CHIOZZA LUIGI (1828-1889), imprenditore friulano, nato a Scodovacca, dove tenne un podere sperimentale. Frequentò a Parigi l'Ecole de Chimie e diresse la Scuola di incoraggiamento arti e mestieri di Milano. Numerose furono le sue iniziative, soprattutto in campo agricolo.

CICONI TEOBALDO (1824-1863), poeta lirico e patriota. Combattè nel 1848 a Udine e a Venezia, quindi visse parte a Padova parte in esilio. Fondò a Milano il giornale Il Lombardo e predilesse forme poetiche facili e popolari. Le sue spoglie furono trasferite a Udine.

COLLOREDO ERMES, di - (1622-1692), poeta di famiglia nobile friulana, che, dopo aver militato nell'esercito tedesco e in quello veneziano, si ritirò nella sua villa di Gorizzo. Ebbe cariche pubbliche e scrisse un'opera poetica di successo Poesie friulane, specchio di una vita piena di contrasti.

COLOMBO CRISTOFORO (1451-1506), grande navigatore genovese e scopritore dell'America il 12 ottobre 1492 con tre caravelle fornite dal governo portoghese. Guidò altre tre esplorazioni, l'ultima delle quali si concluse con la rivolta degli equipaggi. Da allora non si occupò più di navigazione.

CORDANS BARTOLOMEO (1698-1757), insegnante e compositore di musica sacra, tra cui messe notevoli e oratori, fu maestro di cappella della metropolitana di Udine dal 1735 al 1757. E' autore di una vasta produzione, conservata a Udine e a Vienna, solo in minima parte edita.

CRIPPA ETTORE ( - 1935), capitano dei carristi, medaglia d'oro caduto in Africa in combattimento con un contegno eroico, apparteneva al reggimento di stanza a Codroipo.

D'ACQUISTO SALVO (1920-1943), sottufficiale dei carabinieri, chiamato l'eroe di Polidoro, insignito di medaglia d'oro al valor militare. Durante l'occupazione tedesca immolò la sua vita per salvare 22 ostaggi, condannati per rappresaglia alla fucilazione dai tedeschi.

DANTE ALIGHIERI (1265-1321), massimo poeta di lingua volgare, l'italiano di cui è considerato una specie di padre fondatore. Partecipò attivamente alla vita politica di Firenze dove nacque, fu esiliato e visse in varie città italiane; durante la sua vita raminga la poesia non l'abbandonò mai, ravvivando i suoi ideali politici e religiosi. La sua fama è legata al capolavoro La Divina Commedia, poema in versi diviso in tre parti (Inferno, Purgatorio, Paradiso); altre sue opere sono: Vita Nuova, Convivio, De Vulgari Eloquentia, De Monarchia, Rime, ecc.

DE PAULIS LUIGI (1834-1859), valoroso ufficiale, medaglia d'argento, caduto combattendo nella battaglia di San Martino del Risorgimento italiano.

DEL NIN RENATO (1922-1944), partigiano operante col nome di Anselmo, fu tra i fondatori delle Brigate Osoppo Friuli. Caduto in operazioni militari nel tentativo di far insorgere Tolmezzo, è medaglia d'oro della Resistenza.

DIACONO PAOLO (730-799), storico longobardo formatosi nella nativa Cividale, poi trasferitosi alla corte di Ratchis a Pavia e a Benevento. Dopo un periodo di ritiro a Montecassino, passò ad Aquisgrana e in Francia, per ritirarsi quindi definitivamente in convento, dove morì. Tra i diversi suoi scritti, è ricordato per la Storia dei Longobardi, testo fondamentale per la conoscenza di questo popolo.

DORIA ANDREA (1468-1560), condottiero e uomo di stato, nato a Oneglia. Dopo aver servito Genova, fu al servizio dei francesi e di Carlo V, che, anche per merito suo, riconobbe a Genova la libertà.

DUODO Francesco Antonio (1757-1811), Comandante navale, militò nella marina veneziana, in quella austriaca (dopo il trattato di Campoformido) e in quella francese del Regno Italico. Morì nella battaglia di Lissa, che segnò la sconfitta dei franco-italiani.

GABRIELLI fratelli, ecclesiastici nati a Rivolto. NICOLO' (1645-1718) fu vescovo di Cittanova dal 1664, distinguendosi per zelo e per opere di carità. A sue spese ricostruì ex novo la chiesa parrocchiale dove è sepolto. MARIANO fu canonico di San Pietro e passò la vita in Vaticano.

GALLERIO GIOVANNI BATTISTA (1812-1881), letterato e rimatore friulano nato a Tricesimo, esercitò il ministero a Tarcento, Ciseriis e per 40 anni a Vendoglio. Scrisse poesie in friulano, di argomento sacro e profano, con limpida e umile sincerità. Fu in parte tradotto in Sloveno.

GARIBALDI GIUSEPPE (1807-1882), uno dei maggiori condottieri di popolo di tutti i tempi, di ispirazione mazziniana, ebbe un ruolo fondamentale nell'unificazione dell'Italia. Tra due parentesi di esilio in Sud America, partecipò alla difesa della Repubblica Romana nel 1849 e fu al comando dei Cacciatori delle Alpi. Organizzò e condusse la Spedizione dei Mille e, dopo i tentativi per la conquista di Roma, si ritirò nell'isola di Caprera.

GATTERI GIUSEPPE (1799-1879). Pittore nato a Rivolto, si trasferì a Trieste verso il 1825 e si mise alle dipendenze di Bison. Dopo la partenza di questi per Milano, assunse lavori di decorazione dei più importanti edifici della città (Teatro grande, Rotonda Panciera, ecc.) e in Istria. Ornatista provetto, è considerato protagonista della pittura decorativa triestina.

GIANFRANCESCO DA TOLMEZZO (1450-1510). G. Del Zotto detto "da Tolmezzo", pittore che fu il maggior frescante operante in Friuli a cavallo tra ‘400 e ‘500. Sue opere si trovano a Barbeano, Castel d'Aviano, Provesano e Socchieve, suo paese natale. A lui si deve la nascita della cosiddetta "Scuola tolmezzina", caratterizzata da un'arte oscillante tra gotico e rinascimentale, che fece numerosi proseliti.

GIOVANNI ANTONIO DA PORDENONE (1483-1539), il pittore più insigne del periodo rinascimentale in Friuli-Venezia Giulia. Artista inquieto che sentì varie influenze, da Gianfrancesco da Tolmezzo, al colorismo veneziano di Giorgione e ha lasciato molte opere in Regione. Si ricordano gli affreschi di S. Valeriano, di Travesio e di Pordenone; le portelle dell'organo di Valvasone e la pala d'altare di Varmo.

GIOVANNI DA UDINE (1487-1561), detto "Giovanni il Ricamatore". Pittore, scultore e architetto nato a Udine, il più noto degli artisti friulani del Rinascimento. Discepolo e amico di Raffaello, lavorò con lui e con Giulio Romano, poi anche a Firenze. Fu il riscopritore delle "grottesche" e a Udine ebbe l'incarico di completare il castello; progettò anche la torre dell'orologio di Piazza Libertà.

GOBETTI PIERO (1901-1926), uomo politico e pensatore torinese. Fondò e diresse la rivista Energie nuove e poi Rivoluzione liberale, dove chiamò a raccolta le forze migliori dell'antifascismo culturale italiano. Minato nel fisico dalle persecuzioni fasciste, si spense in esilio.

GORTANI MICHELE (1883-1966), geologo e cultore di storia friulano, fu deputato del regno, deputato e senatore della repubblica. A lui si deve il rilevamento geologico delle Alpi Carniche e lo studio di numerosi aspetti delle scienze biologiche in generale. Fondatore del Museo delle tradizioni popolari di Tolmezzo, ha lasciato numerosi scritti, che testimoniano la sua infaticabile attività di scienziato e di cittadino esemplare.

GRAMSCI ANTONIO (1891-1937), uomo politico e pensatore piemontese, esponente dell'ala sinistra del partito socialista torinese, fondò la rivista L'Ordine nuovo nel 1919. Nel 1921 fu tra i fondatori del partito comunista italiano, che diresse dal 1924 fino al suo arresto e alla condanna a 20 anni di reclusione. Tra i suoi scritti i Quaderni dal carcere.

GRASSI Nicola (1682-1748). Pittore carnico, fu prima allievo di G. Carneo e poi del genovese N. Cassana a Venezia. E' uno dei massimi artisti del mondo pittorico friulano. Numerose sue opere ad Ampezzo, Muina, Sezza, Tolmezzo e nel museo di Udine. Suoi affreschi anche in numerosi palazzi di Gorizia.

GRIGOLETTI MICHELANGELO (1801-1870), pittore nativo di Rorai Grande (PN). Di modesta famiglia contadina, studiò a Venezia dove svolse l'attività pittorica e d'insegnamento. Ha eseguito numerosi lavori di soggetto sacro e si distinse come ritrattista garbato di timbro romantico. Sue opere ai civici musei di Udine e di Pordenone.

 

GABRIELLI fratelli, ecclesiastici nati a Rivolto. NICOLO' (1645-1718) fu vescovo di Cittanova dal 1664, distinguendosi per zelo e per opere di carità. A sue spese ricostruì ex novo la chiesa parrocchiale dove è sepolto. MARIANO fu canonico di San Pietro e passò la vita in Vaticano.

GALLERIO GIOVANNI BATTISTA (1812-1881), letterato e rimatore friulano nato a Tricesimo, esercitò il ministero a Tarcento, Ciseriis e per 40 anni a Vendoglio. Scrisse poesie in friulano, di argomento sacro e profano, con limpida e umile sincerità. Fu in parte tradotto in Sloveno.

GARIBALDI GIUSEPPE (1807-1882), uno dei maggiori condottieri di popolo di tutti i tempi, di ispirazione mazziniana, ebbe un ruolo fondamentale nell'unificazione dell'Italia. Tra due parentesi di esilio in Sud America, partecipò alla difesa della Repubblica Romana nel 1849 e fu al comando dei Cacciatori delle Alpi. Organizzò e condusse la Spedizione dei Mille e, dopo i tentativi per la conquista di Roma, si ritirò nell'isola di Caprera.

GATTERI GIUSEPPE (1799-1879). Pittore nato a Rivolto, si trasferì a Trieste verso il 1825 e si mise alle dipendenze di Bison. Dopo la partenza di questi per Milano, assunse lavori di decorazione dei più importanti edifici della città (Teatro grande, Rotonda Panciera, ecc.) e in Istria. Ornatista provetto, è considerato protagonista della pittura decorativa triestina.

GIANFRANCESCO DA TOLMEZZO (1450-1510). G. Del Zotto detto "da Tolmezzo", pittore che fu il maggior frescante operante in Friuli a cavallo tra ‘400 e ‘500. Sue opere si trovano a Barbeano, Castel d'Aviano, Provesano e Socchieve, suo paese natale. A lui si deve la nascita della cosiddetta "Scuola tolmezzina", caratterizzata da un'arte oscillante tra gotico e rinascimentale, che fece numerosi proseliti.

GIOVANNI ANTONIO DA PORDENONE (1483-1539), il pittore più insigne del periodo rinascimentale in Friuli-Venezia Giulia. Artista inquieto che sentì varie influenze, da Gianfrancesco da Tolmezzo, al colorismo veneziano di Giorgione e ha lasciato molte opere in Regione. Si ricordano gli affreschi di S. Valeriano, di Travesio e di Pordenone; le portelle dell'organo di Valvasone e la pala d'altare di Varmo.

GIOVANNI DA UDINE (1487-1561), detto "Giovanni il Ricamatore". Pittore, scultore e architetto nato a Udine, il più noto degli artisti friulani del Rinascimento. Discepolo e amico di Raffaello, lavorò con lui e con Giulio Romano, poi anche a Firenze. Fu il riscopritore delle "grottesche" e a Udine ebbe l'incarico di completare il castello; progettò anche la torre dell'orologio di Piazza Libertà.

GOBETTI PIERO (1901-1926), uomo politico e pensatore torinese. Fondò e diresse la rivista Energie nuove e poi Rivoluzione liberale, dove chiamò a raccolta le forze migliori dell'antifascismo culturale italiano. Minato nel fisico dalle persecuzioni fasciste, si spense in esilio.

GORTANI MICHELE (1883-1966), geologo e cultore di storia friulano, fu deputato del regno, deputato e senatore della repubblica. A lui si deve il rilevamento geologico delle Alpi Carniche e lo studio di numerosi aspetti delle scienze biologiche in generale. Fondatore del Museo delle tradizioni popolari di Tolmezzo, ha lasciato numerosi scritti, che testimoniano la sua infaticabile attività di scienziato e di cittadino esemplare.

GRAMSCI ANTONIO (1891-1937), uomo politico e pensatore piemontese, esponente dell'ala sinistra del partito socialista torinese, fondò la rivista L'Ordine nuovo nel 1919. Nel 1921 fu tra i fondatori del partito comunista italiano, che diresse dal 1924 fino al suo arresto e alla condanna a 20 anni di reclusione. Tra i suoi scritti i Quaderni dal carcere.

GRASSI Nicola (1682-1748). Pittore carnico, fu prima allievo di G. Carneo e poi del genovese N. Cassana a Venezia. E' uno dei massimi artisti del mondo pittorico friulano. Numerose sue opere ad Ampezzo, Muina, Sezza, Tolmezzo e nel museo di Udine. Suoi affreschi anche in numerosi palazzi di Gorizia.

GRIGOLETTI MICHELANGELO (1801-1870), pittore nativo di Rorai Grande (PN). Di modesta famiglia contadina, studiò a Venezia dove svolse l'attività pittorica e d'insegnamento. Ha eseguito numerosi lavori di soggetto sacro e si distinse come ritrattista garbato di timbro romantico. Sue opere ai civici musei di Udine e di Pordenone.

MAINERIO GIORGIO (sec. XVI) ), di probabile origine parmense, occupa un posto non secondario nella storia della musica strumentale. Fu al servizio delle chiese di Udine, Gorizia e Aquileia. Dal suo libro di "balli" del 1578, la celebre Scjarazula Marazula.

MALIGNANI ARTURO (1865-1939), udinese, inventore noto per aver impiegato per primo il fosforo nelle lampade elettriche, sfruttò l'energia idraulica per l'illuminazione di Udine e dintorni, all'avanguardia in Italia. Si interessò anche di astronomia e di meteorologia.

MANGIAROTTI GIUSEPPE (1896-1954), imprenditore nato a Pizzale (PV). Ufficiale di artiglieria, giunse in Friuli col programma di disattivare le munizioni residue della Grande Guerra. Costruì il cantiere in località Coseat, che ampliò più volte dotandolo di una grande officina meccanica. Distrutto il cantiere col bombardamento del 19 marzo 1945, venne ricostruito per la demilitarizzazione e il recupero di munizioni e di esplosivi.

MANIN, antica famiglia veneta, nobilitata nel XIV secolo. Con fondi e possessi in Friuli, i Manin furono nel parlamento della nobiltà friulana ed ebbero cariche nel governo della Serenissima, fino all'ultimo doge Ludovico (1726-1802). All'inizio del XVIII secolo fecero erigere la sontuosa Villa di Passariano in stile barocco con annesso parco, dove Napoleone firmò il trattato che segnò la fine della Rep. di Venezia e il passaggio del Friuli all'Austria. Dopo l'esproprio e il restauro a cura dell'Ente Ville Venete, la Villa passò nel 1969 alla Regione , che ne completò il recupero a fini turistici e di studio.

MANZONI ALESSANDRO (1785-1873), romanziere, poeta e linguista nato a Milano. Noto soprattutto per il romanzo storico I promessi sposi, ha lasciato opere poetiche, teatrali (Adelchi, Conte di Carmagnola), linguistiche e di carattere religioso (Osservazioni sulla morale cattolica). Fu senatore del regno.

MARCONI GUGLIELMO (1874-1937), fisico ed inventore italiano, conosciuto per aver sviluppato un sistema di telegrafia senza fili che ottenne una notevole diffusione: su di esso si basano Tv, radio, telefoni cellulari, telecomandi e molto altro. Nel 1909 è stato uno dei vincitori del premio Nobel per la fisica.

MARCOTTI GIUSEPPE (1850-1922), giornalista, corrispondente da diversi stati europei, fu scrittore polemico e anticlericale. Ha lasciato numerose opere, per anni fu segretario della Società Dante Alighieri, quindi passò gli ultimi suoi anni a Udine.

MARINELLI GIOVANNI e OLINTO, considerati i maggiori studiosi friulani di geografia, hanno lasciato opere fondamentali in questa materia. Il padre GIOVANNI (1846-1900) fu insegnante e deputato; il figlio OLINTO (1874-1926) pure insegnante, compì diverse ricerche in Friuli e all'estero e diresse il Grande Atlante Internazionale del Touring Club d'Italia.

MARTINA GIUSEPPE (1883-1966), imprenditore edile, nato a Sedegliano. Dopo l'espatrio in Sud America, nel 1910 fondò l'omonima impresa, che divenne, nel volgere degli anni e anche col contributo dei figli, una delle più importanti della Regione. Innumerevoli i lavori portati a termine con esemplare perizia, seppe coniugare la competenza con rare doti di umanità.

MARZUTTINI GIOVANNI BATTISTA (Tite, 1863-1943), vissuto lungamente a Fauglis di Gonars, dove fu sindaco, ha lasciato numerose opere musicali, valorizzando il canto popolare. Fu anche un abile pittore del paesaggio friulano.

MATTEOTTI GIACOMO (1885-1924). militò fin dalla giovinezza nel partito socialista e come deputato svolse un'intensa attività parlamentare sui problemi economici. Rappresentò una forte opposizione al fascismo, fino alla sua uccisione a opera di squadristi, che furono processati a seguito dello sdegno suscitato nell'opinione pubblica.

MATTIONI ANTONIO (1880-1961), inventore, nato a Cividale. Tra le sue numerose realizzazioni, si ricorda un aereo monomotore, biplano e biposto con motore a reazione, sperimentato nel 1923 e mai posto in produzione, benchè originale. Ebbe in riconoscimento dal comune di Firenze una medaglia d'oro nel 1956.

MAZZINI GIUSEPPE (1805-1872), pensatore e uomo politico genovese, istituì la Giovine Italia con un programma unitario e repubblicano. Nell'esilio svizzero fondò nel 1834 la Giovine Europa e poi riparò a Londra, dove costituì le prime organizzazioni operaie. Nel 1849 fu triumviro della Repubblica Romana, stroncata dall'esercito francese. Fu l'ispiratore di numerosi moti insurrezionali per l'unità d'Italia, tra cui quello di Navarons in Friuli del1864.

MINZONI GIOVANNI (1885-1923), sacerdote nel 1909, fu arciprete di Argenta nel 1915. Dopo la partecipazione alla Grande Guerra, meritandosi la medaglia d'argento, si dedicò con vigore allo sviluppo delle organizzazioni cattoliche. Avversario del fascismo, fu assassinato a colpi di bastone dai fascisti.

MONVERDE LUCA ( - 1526), pittore nato a Udine, morì giovanissimo. Fu tra i giovani più promettenti della scuola di Pellegrino da S. Daniele. Sua, tra l'altro, la pala d'altare dell'abside della basilica delle Grazie, a Udine.

MORO DANIELE (1855-1940), proprietario terriero e benefattore codroipese, dove fu sindaco durante la Grande Guerra. Dispose che i suoi beni contribuissero alla creazione di due case di riposo per anziani e bisognosi, a Codroipo e a Morsano al Tagliamento.

NIEVO IPPOLITO (1831-1861), scrittore e patriota italiano, seguace di Mazzini, combattè con Garibaldi e morì naufrago nel Tirreno, dopo la Spedizione dei Mille a cui partecipò. Oltre al romanzo-capolavoro Confessioni di un italiano, ha lasciato racconti, poesie e altri scritti. Sono ambientate nella nostra Regione, a cavallo del Tagliamento, diverse pagine delle sue narrazioni.

OBERDAN GUGLIELMO (1858-1882) ), irredentista italiano, nato a Trieste. Iniziati gli studi a Vienna, chiamato alle armi, fuggì a Roma, dove continuò a studiare e svolse un'intensa attività irredentista. Fu giustiziato a Trieste al grido "Viva l'Italia! Viva Trieste libera!" per aver attentato alla vita dell'imperatore Francesco Giuseppe.

OSTERMANN FRANCESCO (1885-1845), arciprete a Codroipo dal 1828, dopo l'attività d'insegnante al seminario, si distinse per uno zelo eccezionale. Arredò la parrocchiale e la sacrestia, nel 1836 benedisse il nuovo cimitero e fu ispettore delle scuole distrettuali.

PAGLIERI ANDEA LUIGI (1918-1944), eroe della Resistenza. Nato a Verona, fu ufficiale di Cavalleria che, dopo l'8 settembre '43, organizzò la resistenza armata contro i tedeschi. Catturato, subì torture e la fucilazione nel cuneese. Fu decorato di Medaglia d'Oro al valor militare alla memoria. A lui è intitolata la caserma di Cavalleria di Codroipo.

PARDI PASQUALE (1930-1958), capitano pilota in forza alla base di Villafranca di Verona, distaccato a quella di Rivolto, moriva precipitando con l'aereo nell'intento di evitare la caduta nel centro abitato di Zompicchia.

PASCHINI PIO (1878-1962), storico nato a Tolmezzo, compì gli studi a Treviso, a Udine e a Roma. Insegnante nei seminari di Udine e di Roma, si accostò alle correnti di rinnovamento degli studi storici e con l'opera Storia del Friuli diede un racconto organico delle nostre vicende storiche fino al secolo XVIII.

PECILE GABRIELE LUIGI (1826-1902), agronomo nato a Fagagna, dopo gli studi a Padova e a Vienna, fece parte dell'Ass. Agraria Friulana. Eletto deputato, poi sindaco di Udine e quindi senatore, ha dato un grande impulso all'agronomia friulana, con gli scritti e con la sua attività.

PERCOTO CATERINA (1812-1887), scrittrice originaria di S. Lorenzo di Soleschiano (Manzano), di nobile famiglia, dal 1848 incominciò a pubblicare sulla Favilla i suoi racconti in italiano e in friulano. E' indicata come la prima, autentica esponente del realismo dell'800 italiano, con una mirabile descrizione delle condizioni di vita nella campagna friulana alla metà del secolo XIX.

PEROSA ALBINO (1915-1997). Sacerdote originario di Rivignano, esercitò il suo ministero a Udine, dove fu maestro di cappella del duomo. Studioso di musica sacra e dei canti aquileiesi, ha lasciato diverse composizioni e si distinse nell'elaborazione corale di temi popolari friulani. Prese parte alla Resistenza, fondò e diresse la Scuola diocesana di musica.

PEZZE' PIERO (1913-1980) musicista

PIETRO DA SAN VITO (- 1529), pittore e intagliatore, nativo di S. Vito al Tagliamento, allievo di Gianfrancesco da Tolmezzo. Gli sono attribuite diverse opere ad affresco, nelle chiese di Provesano, dei Santi Filippo e Giacomo ad Arzenutto, nonché una pala d'altare eseguita nel 1505 per la chiesa di Carpacco.

PIRONA IACOPO (1789-1870), nato a Dignano al Tagliamento, abate insegnò nel liceo udinese divenendone poi direttore. Lavorò alla realizzazione di un museo storico, artistico e scientifico, che vide realizzato nel 1866, di cui fu conservatore. A lui si deve la compilazione del primo Vocabolario Friulano, pubblicato nel 1871.

PITTONI GIACOMO, fu direttore della Banca Cooperativa Popolare di Codroipo per il lungo e travagliato periodo dal 1903 al 1937. Nel 1986, in occasione del centenario di fondazione, la stessa banca curò la pubblicazione del bel volume Cent'anni con la nostra gente.

PLACEREANI FRANCESCO (1920-1986), sacerdote, animatore sociale e culturale. Cofondatore del periodico Int furlane e del Movimento Friuli, fu tra i più autorevoli promotori dell'Università di Udine e capo del movimento Glesie furlane. Ha svolto intensa attività di pubblicista, fu traduttore in friulano, anche in collaborazione con altri, della Bibbia e fu autore di altre opere in friulano. POLITI

ODORICO (1785-1846), pittore nato a Udine, studiò pittura a Venezia e a Roma, orientandosi verso una sintesi del neoclassicismo col romanticismo. Ha affrescato la sua casa udinese, tre pannelli per palazzo Antonini e il soffitto dell'attuale Museo Correr a Venezia. Ha lasciato molti ritratti , alcuni dei quali si possono ammirare ai civici musei di Udine.

POLO Marco (1254-1324). Viaggiatore veneziano, che giovinetto di 17 anni accompagnò il padre in un lungo viaggio via terra durato dal 1271 al 1295, fino a raggiungere la Cina. La descrizione di tale viaggio, dettata a Rustichello da Pisa e scritta in francese, è celebre nel mondo col titolo Il Milione.

SAN FRANCESCO D'ASSISI (1182-1226), patrono d'Italia, celebrato il 4 ottobre, fu fondatore dei Frati Francescani. Di famiglia agiata, si spogliò dei suoi averi per dedicarsi alla vita religiosa. Ha lasciato una traccia indelebile nella nostra letteratura con il Cantico delle Creature. Festa il 4 ottobre.

SANTA CECILIA ( - 232), martire romana, per aver convertito al cristianesimo il marito Valeriano e il cognato Tiburzio sarebbe stata decapitata; il suo corpo ritrovato nel 1599. Patrona dei musicisti, per antica tradizione. Festa il 22 novembre.

SAN DANIELE personaggio dell'Antico Testamento, protagonista del libro della Bibbia che porta il suo nome, fu esiliato a Babilonia, ma rimase fedele alla legge mosaica. Secondo la tradizione giudaica, che lo volle santificare, ebbe il dono della profezia e, fatto gettare dai suoi nemici nella fossa dei leoni, ne sarebbe uscito per due volte indenne. Fin dai primi tempi del Cristianesimo, che vide in lui prefigurata la figura di Gesù, è stato raffigurato con opere scultoree e pittoriche, fino al celebre affresco di Michelangelo nella Cappella Sistina. Festa il 28 agosto.

SAN LORENZO (210 c. - 258), arcidiacono della chiesa romana e martire. Secondo una Passio dei secoli V-VII, ricevuto l'ordine dal prefetto di Roma di consegnargli le ricchezze della Chiesa, distribuì tutto ai poveri, che considerava "i tesori della Chiesa". Subito arrestato, fu arso vivo su una graticola. Festa il 10 agosto.

SAN MARCO ( - I sec. D.C.), uno dei quattro Evangelisti. Dopo alcuni viaggi apostolici a Cipro, in Asia Minore e forse anche ad Aquileia, pare abbia fondato la chiesa di Alessandria d'Egitto, dove sarebbe morto. Le sue spoglie sarebbero state traslate nell'829 a Venezia, di cui è patrono. Festa il 25 aprile.

SAN MARTINO (316 c.- 397), vescovo di Tours. Dopo essere stato soldato romano, si convertì al Cristianesimo ad Amiens, dove secondo tradizione donò parte del suo mantello a un povero. Ordinato sacerdote da San'Ilario, dopo alcuni viaggi fu eletto vescovo di Tours e svolse un'intensa attività pastorale, fondando diversi monasteri, in uno dei quali si ritirò. Fu tra i santi più popolari dell'Europa occidentale ed è considerato patrono dei soldati. Festa l'11 novembre.

SAN PAOLO (5-67 d.C.). Nome originario Saulo, detto "l'Apostolo delle Genti", era di famiglia ebrea, nacque e visse a Tarso (Turchia) imbevuto di cultura greca. Mentre andava a Damasco a cercare e portare in giudizio a Gerusalemme i seguaci di Gesù, si narra che fu colpito da una forza soprannaturale che lo convertì al Cristianesimo. Con l'aiuto di Barnaba e di Sila, intraprese viaggi per la conversione e l'unificazione della Chiesa nascente, lasciando alcune Lettere a fondamento e guida della stessa. Festa il 29 giugno.

SAN PIETRO ( - 67 d.C.). Detto "Principe degli Apostoli" di Gesù, fu il primo papa cristiano. Il nome originario era Simone, poi ricordato col soprannome simbolico di "pietra" datogli da Gesù. Pescatore abitante a Cafarnao, seguì Gesù della cui vicenda fu testimone, ricevendone l'incarico di guidare la Chiesa e quindi consideratone il primo papa. Gli sono attribuite due Lettere ai seguaci di Cristo, visitò le prime comunità cristiane, da Gerusalemme andò ad Antiochia dove conobbe S. Paolo e giunse a Roma, dove subì il martirio. Festa il 29 giugno.

SAN ROCCO (sec. XIV), pellegrino francese in Italia, si sarebbe prodigato per curare gli ammalati di peste, operando miracolose guarigioni. Sarebbe morto ad Angera, imprigionato mentre tornava in patria. Le sue reliquie nella scuola di S. Rocco, a Venezia, traslatevi nel 1485. Invocato contro la peste e le malattie contagiose, è pure patrono dei prigionieri e dei pellegrini. Festa il 16 agosto.

SANTE SABIDE, denominazione di un'ancona votiva esistente nella frazione di Goricizza, che pare derivi dall'antica consuetudine friulana di festeggiare il sabato. Secondo alcuni studiosi, nella tradizione alessandrina giudaico-cristiana fatta propria dalla Chiesa di Aquileia delle origini, Gesù Cristo crocifisso sarebbe "disceso all'Inferno" per redimere tutte le creature. Dopo il Concilio di Trento la Chiesa Cattolica respinse questa tesi e quindi abolì il sabato festivo.

SANTI ERMAGORA E FORTUNATO DI AQUILEIA MARTIRI, furono due protomartiri di Aquileia. Santificati, Ermagora (o Ermacora) e Fortunato sono venerati da tutte le Chiese cristiane che ammettono il culto dei santi, particolarmente nelle zone dell'antico patriarcato di Aquileia.

SAVOIA, la ditta Fratelli Savoia Codroipo produceva pompe e possedeva una fonderia di ghisa con officina a Pordenone, che forniva i pezzi assemblati per la sede di Codroipo. Famosa in tutto il nord Italia, partecipò a mostre nelle principali città con pompe a mano, a motore idraulico e con strumenti per l'agricoltura. Ottenuta la medaglia d'oro all'Esposizione Regionale di Udine del 1903 e altri riconoscimenti, chiuse l'attività nel 1960.

SAVORGNAN DI BRAZZA' PIETRO (1852-1905), celebre esploratore dell'Africa Centrale. Nato a Roma da genitori friulani, studiò a Parigi, entrò nella marina francese, esplorò il corso del Congo acquistando vasti territori alla Francia e fondò la città di Brazzaville. E' sepolto ad Algeri.

SCOLARI DOMENICO (1935-1999), dirigente industriale, nato a Brescia. Fu dipendente dell'azieda Lamprom S.p.A. di Milano fin dai suoi esordi. In qualità di direttore tecnico, promosse l'avvio e il rinnovamento dello stabilimento per cerniere lampo, costruito a Codroipo nel 1969. E' stato eletto consigliere comunale di Codroipo, fu promotore e realizzatore dell'Associazione AIFA e ha attivamente operato nel campo sociale.

SEGHIZZI CESARE AUGUSTO (1873-1937), maestro di musica e compositore goriziano, fu maestro di cappella nella cattedrale, insegnante e fondatore della Società Corale Goriziana. Compose musica sacra e canti su testi friulani.

SELLA QUINTINO (1827-1884), statista e scienziato, deputato dal 1860, fu uno degli uomini più significativi della Destra storica. Più volte ministro delle finanze, instaurò una rigida politica di bilancio per conseguire il pareggio dei conti dello stato. Acceso anticlericale, sostenne la presa di Roma e reinstaurò l'Accademia dei Lincei. Fu regio commissario per il Friuli nel 1866.

SOLARI FERMO (1900-1988), industriale nato a Prato Carnico da famiglia artigiana che da due secoli fabbricava orologi, laureatosi a Friburgo e a Roma, creò un'affermata impresa di opere edilizie e stradali sciolta nel 1941. Partecipò alla Resistenza e fu vicecomandante del corpo Volontari della Libertà, tra i fondatori del Partito d'Azione e poi senatore socialista. Nel dopoguerra fondò e diresse un'azienda elettromeccanica di originale specializzazione.

SOMEDA, famiglia nobile friulana, già proprietaria del palazzo con annessa tenuta al centro della frazione di Rivolto. Tra le personalità con questo nome, l'umanista PIETRO SOMEDA (1707-1775) che sposò nel 1743 Francesca Ceccati da Rivolto e il pittore DOMENICO SOMEDA (1857-1944) nato a Rivolto nella cui parrocchiale si può ammirare una delle sue numerose opere.

STURZO LUIGI (1871-1959), sociologo e uomo politico, sacerdote che svolse un'intensa attività politica, organizzando associazioni cattoliche. Fondò nel 1919 il Partito Popolare Italiano, primo esempio di partito di cattolici. Soggiornò a lungo a Londra e a New Yorck, fino al suo rientro in Italia nel 1946. Ha lasciato numerose opere.

TESSITORI TIZIANO (1895-1973), avvocato e uomo politico, nato a Sedegliano. Organizzatore delle Leghe Bianche durante la Grande Guerra, dopo la parentesi fascista fondò nel 1947 il Movimento popolare friulano per l'autonomia e aderì alla DC. Presidente della Società Filologica Friulana, dell'Ente Friuli nel Mondo e della Deputazione di Storia Patria, ha lasciato saggi storici e altri scritti.

TIEPOLO GIOVANNI BATTISTA (1696-1770), pittore nato a Venezia. Dopo le prime esperienze nell'ambiente veneto, decorò il Palazzo Arcivescovile di Udine con affreschi in cui c'è la ricerca di spazio atmosferico, che improntò altre sue opere ad affresco. Ha lasciato una vasta produzione in affreschi e quadri a olio, sia in Italia che all'estero. La memorabile mostra a Villa Manin nel 1971, vide riunite le sue tele più significative.

TOMADINI IACOPO (1820-1883), organista e compositore nato a Cividale del Friuli. Sacerdote, organista nel duomo di Udine e maestro di cappella in quello di Cividale, fu allievo di G.B. Candotti. Fondò la rivista Musica Sacra, fu ammirato da compositori famosi come Franz Liszt per la sua produzione, che gli valse il nome di "Palestrina del XIX secolo". Ha lasciato numerose opere, tra cui messe, inni e altre composizioni liturgiche.

TONIOLO GIUSEPPE (1845-1918), sociologo e pubblicista cattolico, nato a Treviso. Insegnò economia politica, si sforzò di elaborare un modello di società di tipo corporativo ed ebbe un ruolo importante nelle origini della Democrazia Cristiana. Ha lasciato numerose opere.

TUBARO GIUSEPPE (1811-1880), benefattore nato a Iutizzo. Ha donato una cospicua sostanza per la fondazione della Mansioneria.VALUSSI PACIFICO (1813-1893), giornalista e uomo politico nato a Talmassons. Studiò a Udine e a Padova, orientandosi verso il liberalismo risorgimentale. Nel 1848 Nicolò Tommaseo lo incaricò della direzione della Gazzetta di Venezia. Collaborò a diversi giornali e dopo il 1866 diresse il Giornale di Udine per oltre vent'anni. Fu deputato in tre legislature.

VATRI TEODORICO (1823-1872), avvocato codroipese che, col grado di tenente di artiglieria, fu valoroso difensore del Forte di Osoppo. Difese anche Venezia negli anni 1848-49 assieme all'Andervolti e alla legione friulana. Si distinse in diverse azioni militari e fu incaricato di consegnare a re Carlo Alberto l'adesione di Osoppo al Piemonte (primo presidio e primo comune in Italia).

VERDI GIUSEPPE (1813-1901) , massimo compositore operistico italiano, fu di modeste origini. Perfezionò gli studi musicali a Milano e incontrò difficoltà nei suoi esordi. Poi gradualmente si impose, con una serie di opere di successo, inframmezzate da composizioni minori e dalla Messa da Requiem in morte del Manzoni. Fervente patriota, egli trasfuse nella sua musica motivi umani nati da un carattere schietto e generoso.

ZANON ANTONIO (1696-1770), ), illustre economista nato a Udine. Proprietario di un setificio udinese e poi di una fabbrica di tessuti a Venezia, descrisse con realismo la situazione economica udinese di allora. Fu promotore di iniziative volte alla redenzione agricola e industriale del Friuli.

ZANUSSI LINO (1920-1968), imprenditore industriale pordenonese, figlio di un artigiano, intraprese col fratello Guido la produzione di elettrodomestici con sviluppi crescenrti, fino a farne l'industria maggiore d'Italia. Al suo nome è legata l'uscita a Udine , il 5 maggio 1968, del Messaggero Veneto stampato in offset con attrezzature a controllo elettronico.

ZARDINI ANTONIO (1869-1923), poeta e compositore di musica popolare, nato a Pontebba. Diplomatosi al Liceo Rossini, diresse bande militari e il corpo musicale del comune di Pontebba. Durante la Grande Guerra cominciò a scrivere villotte e canti corali, tra i quali ebbero grande successo Stelutis Alpinis e Cjant de Furlanie.

ZORATTI VITO (1912-1979), sacerdote e studioso di storia, nato a Codroipo. Dopo aver svolto il suo ministero a Flumignano, Bonzicco e Dignano, la malattia lo costrinse a ritirarsi a Codroipo, dove fu animatore di attività culturali e svolse ricerche di storia locale e di archeologia. Ha lasciato sette volumi di storia su Codroipo, oltre a quelli su Piano d'Arta, Dignano e S. Vito al Tagliamento.

ZORUTTI PIETRO (1792-1867), poeta friulano che seppe esprimere nei suoi versi la vita e l'anima del popolo friulano. Stabilitosi a Udine, nel 1821 pubblicò con successo l'almanacco Stroligh Furlan, che uscì negli anni successivi fino al 1866. La sua produzione, priva di una vera coscienza poetica e linguistica, lo colloca nel gruppo dei poeti vernacoli.

ZUZZI ENRICO MATTIA (1838-1921), medico e patriota codroipese. Fece parte della Spedizione dei Mille di Garibaldi, con il quale combattè anche nel trentino e a Mentana. Nel 1864 organizzò la guerriglia friulana contro gli austriaci occupanti. Durante l'invasione nemica del 1917, assistette ammalati e feriti con grande generosità.

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Pagina aggiornata il 11 set 2024, 17:43:14